I dati sul coronavirus in Italia di domenica 24 gennaio

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 11.629 nuovi casi positivi da coronavirus e 299 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.709 (80 in meno di ieri), di cui 2.400 nei reparti di terapia intensiva (14 in più di ieri) e 21.309 negli altri reparti (94 in meno di ieri). Sono stati analizzati 133.646 tamponi molecolari e 82.565 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,2 per cento, quella dei test antigenici dello 0,8 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 13.331 e i morti 488.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.375), Emilia-Romagna (1.208), Campania (1.069) e Lazio (1.056).

• Dopo Pfizer-BioNTech, la casa farmaceutica che produce il vaccino al momento più diffuso in Europa, due giorni fa anche l’azienda AstraZeneca ha detto che consegnerà molte meno dosi di quelle pattuite nel primo trimestre del 2021, a prescindere da quando arriverà l’approvazione dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), prevista al momento per fine gennaio. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto su Facebook che la fornitura verrà ridotta del 60 per cento, ma ha aggiunto che la cifra non è ancora stata confermata ufficialmente. Se lo fosse, anziché 16 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca l’Italia potrebbe riceverne entro marzo soltanto 6,4 milioni.

• Da oggi la Sardegna e la Lombardia sono passate in zona arancione, come stabilito da un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. La Sardegna era in zona gialla ma secondo gli ultimi dati è esposta a un rischio superiore rispetto all’ultima valutazione. La Lombardia si trovava invece in zona rossa ma per via di un errore nei dati trasmessi dalla Regione all’Istituto Superiore di Sanità, poi rettificato. Qui c’è un ripasso su cosa si può fare in zona arancione e cosa no.

• Domani, lunedì 25 gennaio, riprenderanno le lezioni in presenza, anche se a turni, per gli studenti di quattro regioni, Lombardia, Liguria, Marche e Umbria: abbiamo messo insieme una guida regione per regione per capire dove si va a scuola in presenza e dove no.