Il segretario dell’UDC Lorenzo Cesa si è dimesso dopo essere stato indagato nell’ambito di un’operazione contro la ‘ndrangheta

Il segretario nazionale dell'UDC Lorenzo Cesa (ANSA / CIRO FUSCO)
Il segretario nazionale dell'UDC Lorenzo Cesa (ANSA / CIRO FUSCO)

Giovedì mattina decine di persone sono state arrestate in tutta Italia in seguito a un’indagine contro la ‘ndrangheta della procura antimafia di Catanzaro. L’indagine, chiamata “basso profilo”, ha portato all’arresto di 13 persone, mentre per altre 35 sono stati disposti gli arresti domiciliari: sono tutte accusate a vario titolo di riciclaggio, turbativa d’asta, intestazione fittizia di beni ed associazione mafiosa.

Secondo quanto riferisce Repubblica, è indagato anche il segretario nazionale dell’UDC (Unione di Centro), Lorenzo Cesa, la cui casa è stata perquisita giovedì mattina. L’accusa per Cesa, scrive La7, sarebbe di associazione per delinquere. Cesa ha detto di ritenersi totalmente estraneo e ha annunciato le sue dimissioni dalla segreteria del partito. Sono stati invece disposti gli arresti domiciliari per l’assessore al Bilancio della Calabria, Francesco Talarico, anche lui membro dell’UDC.

Le indagini hanno scoperto movimenti illegali per più di 300 milioni di euro e sono stati sequestrati molti beni, tra cui conti correnti bancari, immobili e auto. Tra le persone arrestate ci sono imprenditori, dipendenti pubblici e politici della zona.