WhatsApp ha posticipato al 15 maggio l’entrata in vigore delle nuove regole sulla privacy

(AP Photo/Martin Meissner, File)
(AP Photo/Martin Meissner, File)

I nuovi termini di utilizzo di WhatsApp non entreranno più in vigore l’8 febbraio, come precedentemente comunicato, ma il prossimo 15 maggio. WhatsApp ha fatto sapere:

«Stiamo posticipando la data in cui richiederemo ai nostri utenti di rivedere e accettare i termini. L’8 febbraio, nessun account verrà sospeso o eliminato. Continueremo a impegnarci per fare chiarezza sulle informazioni errate riguardanti la sicurezza e la privacy su WhatsApp. In modo graduale, e secondo le tempistiche di ciascuno, inviteremo i nostri utenti a rivedere l’informativa prima del 15 maggio, quando saranno disponibili le nuove opzioni business».

WhatsApp ha scritto che il loro recente aggiornamento ha creato preoccupazione e il posticipo è stato deciso per riuscire a dare le giuste spiegazioni sui nuovi termini: «Poiché la circolazione di informazioni errate e non veritiere ha causato preoccupazione, desideriamo fare chiarezza e assicurarci che tutti comprendano i principi su cui ci basiamo».

Nel resto del mondo effettivamente alcune delle modifiche su cui è richiesta l’approvazione potrebbero essere un problema dal punto di vista della privacy. Ma nell’Unione Europea queste modifiche non valgono. I cittadini dell’UE sono protetti dal GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati personali, che è una delle leggi sulla privacy più avanzate del mondo, e Facebook, come molte altre aziende di internet, è costretta a trattare i cittadini dell’UE in un modo diverso (e tendenzialmente migliore) rispetto a tutti gli altri.

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