Il tribunale di Milano ha sequestrato i video di due servizi del programma “Le Iene” che riguardavano il virologo Roberto Burioni

Roberto Burioni alla festa del Foglio a Palazzo Vecchio, Firenze, 27 ottobre 2018. (ANSA/ Claudio Giovannini)
Roberto Burioni alla festa del Foglio a Palazzo Vecchio, Firenze, 27 ottobre 2018. (ANSA/ Claudio Giovannini)

Il tribunale di Milano ha ordinato il sequestro preventivo, su richiesta della procura, di due servizi della trasmissione tv Le Iene che riguardavano le attività del medico e virologo Roberto Burioni. Lo hanno segnalato sia Le Iene, sul loro sito internet, sia Burioni, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook del suo sito di divulgazione medica, Medical Facts. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di una denuncia per diffamazione presentata da Burioni nei confronti delle Iene, che lo avevano accusato di vari conflitti di interessi.

Non è la prima volta che Le Iene trasmettono servizi molto controversi su fatti scientifici, se non falsità vere e proprie: anni fa furono fra i principali sostenitori del cosiddetto “metodo Stamina”, un trattamento che secondo i suoi sostenitori conteneva “cellule staminali”, ma la cui presenza non è stata mai riscontrata nei test di laboratorio eseguiti in Italia e la cui efficacia non è mai stata provata da alcuna evidenza scientifica.

Sul sito della trasmissione viene ora segnalato che secondo il «Decreto di Sequestro Preventivo per oscurare dal sito iene.it alcuni servizi a firma di Alessandro Politi» Le Iene avevano veicolato «il falso messaggio per cui le opinioni scientifiche di Burioni in tema COVID-19 fossero orientate da interessi economici occulti». Al momento la misura decisa dal Tribunale è provvisoria: spetterà al processo, che verosimilmente si terrà fra qualche mese, stabilire chi ha ragione.

Burioni ha commentato la notizia scrivendo che «Le Iene hanno raccontato su di me grottesche bugie su miei inesistenti interessi nel campo di anticorpi monoclonali anti-COVID-19, generando nei miei confronti un clima di intenso odio pubblico. Il loro metodo è stato quello di diffamarmi prima, senza neanche ascoltare la mia versione; e poi insistere pubblicamente pretendendo un confronto».

Al commento di Burioni è seguita una risposta sul sito del programma:

Preso atto che il professor Burioni risponde a “Le Iene” solo attraverso i social, non possiamo esimerci dal notare che però continua a non rispondere alle domande che gli abbiamo posto invitandolo più volte a rilasciarci un’intervista per il programma, e che gli riproporremo anche in tribunale.