Trump ha messo il veto sulla legge di spesa per la difesa, già approvata a larghissima maggioranza dal Congresso

Donald Trump (AP Photo/Andrew Harnik)
Donald Trump (AP Photo/Andrew Harnik)

Il presidente statunitense Donald Trump ha messo il veto sul disegno di legge che contiene le spese annuali per la difesa, già approvato in entrambe le Camere del Congresso a larghissima maggioranza. Considerato che il disegno di legge aveva ottenuto l’approvazione sia dei Democratici che dei Repubblicani, è molto probabile che il Congresso riapprovi lo stesso testo con una maggioranza di almeno due terzi, cioè quella necessaria per superare il veto del presidente e costringerlo a firmare il testo della legge.

Se dovesse verificarsi questo scenario, sarebbe la prima volta che un veto di Trump viene annullato dal Congresso. Se invece il Congresso non dovesse riuscire ad annullare il veto, sarebbe la prima volta in 60 anni che il National Defense Authorization Act (la legge sulle spese per la difesa) non diventa legge.

Trump aveva già minacciato che non avrebbe firmato il testo nel caso in cui il Congresso non avesse introdotto alcune modifiche. Nel messaggio con cui ha comunicato il veto, Trump ha scritto che il disegno di legge «non rispetta i nostri veterani e la nostra storia militare», probabilmente in riferimento alle indicazioni date dal dipartimento della Difesa di cambiare i nomi delle strutture militari che commemorano i leader confederati; Trump ha accusato la legge di essere un «regalo alla Cina e alla Russia» e di voler limitare la sua capacità di presidente di ridurre il numero di soldati statunitensi all’estero; si è inoltre opposto alla decisione del Congresso di non abrogare una legge che concede una protezione particolare alle società tecnologiche che Trump ha accusato di essere contro di lui e i conservatori.

Secondo il New York Times, «il veto è l’ultimo segno che Trump, nelle sue ultime settimane da presidente, è pronto a sfidare i parlamentari del suo stesso partito, forzandoli a scegliere tra la lealtà verso di lui e la lealtà verso i loro leader del Congresso; e, in alcuni casi, la lealtà verso i loro ideali».