Il Parlamento Europeo ha detto che esaminerà un accordo su Brexit solo se arriverà entro il 20 dicembre
La conferenza dei presidenti di delegazione del Parlamento, che raduna i parlamentari che presiedono l’aula e i capigruppo dei principali partiti, ha fatto sapere con un comunicato stampa che esaminerà un accordo su Brexit solo se arriverà entro la mezzanotte del 20 dicembre. Nel comunicato si legge che la scadenza serve a fare in modo che «il Parlamento Europeo discuta l’esito dei negoziati e consideri se dare la propria approvazione». Qualsiasi accordo commerciale, quindi anche quello che si sta negoziando col Regno Unito, per entrare in vigore nell’Unione Europea ha bisogno dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo radunato in sessione plenaria.
Brexit: EP political groups stand ready to organise a plenary session (debate & vote) end of December if there is a deal by midnight Sunday 20/12, provided @Europarl_EN has access to provisional text ahead of formal referral (1/4) pic.twitter.com/UyMRdkRePM
— Jaume Duch (@jduch) December 17, 2020
Non è chiaro come influirà questa scadenza sui negoziati in corso. Se si troverà un accordo entro domenica il Parlamento Europeo dovrebbe tenere una sessione plenaria straordinaria per approvarlo, probabilmente fra Natale e Capodanno. Se invece si troverà un accordo a partire dal 21 dicembre, le opzioni sono tre.
La prima è che il Parlamento si rimangi la parola e che si riunisca comunque per approvarlo. La seconda è che il Consiglio dell’Unione Europea, l’organo di cui fanno parte i rappresentanti dei governi dei 27 paesi membri, approvi l’accordo in via provvisoria: per farlo però servirebbe avviare procedure piuttosto complesse, e inoltre bisognerebbe accordarsi col Regno Unito per individuare le misure da includere nell’accordo provvisorio. La terza opzione è un no deal controllato che inizierebbe l’1 gennaio e si concluderebbe appena il Parlamento Europeo approverà l’accordo.
Nei giorni scorsi i negoziatori europei e britannici avevano fatto filtrare grande ottimismo nel concludere i negoziati a breve. In realtà, come ha scritto fra gli altri Tony Connelly di RTÉ News, uno dei giornalisti più informati sulle trattative, al momento rimane una distanza notevole sull’accesso dei pescatori europei alle acque britanniche.