Il Senato ha approvato la proposta di riforma del MES

(Mauro Scrobogna/LaPresse)
(Mauro Scrobogna/LaPresse)

Il Senato ha approvato la proposta di riforma del MES, il Meccanismo europeo di stabilità, comunicata mercoledì alle camere dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo aver ricevuto in giornata l’approvazione da parte della Camera con 314 sì, 239 contrari e 9 astenuti, in Senato la risoluzione presentata dalla maggioranza è stata approvata con 156 sì, 129 no e 4 astenuti.

Non si trattava di un voto sull’approvazione definitiva del MES, che si terrà invece nei prossimi mesi nei Parlamenti dei paesi coinvolti se la riforma verrà prima approvata dalle istituzioni europee, né tantomeno sulla richiesta di accedere ai suoi fondi, più volte smentita dal governo italiano in questi mesi. Con il voto di mercoledì, il Parlamento si è limitato ad approvare le comunicazioni di Conte, che nei suoi interventi ha spiegato perché nel prossimo Vertice euro il governo italiano approverà la riforma del MES.

La riforma in questione prevede due cambiamenti sostanziali, di cui in ambito europeo si discute da molto tempo: un Fondo di risoluzione unico per aiutare le banche europee più in difficoltà, finanziato dalle stesse banche europee con una disponibilità da 55 miliardi di euro, e l’obbligo per un paese che chiede aiuto al MES di emettere particolari titoli di stato (i cosiddetti “single limb CAC”) che permetterà ai creditori una “ristrutturazione” del debito – cioè una sua riduzione – tramite un solo voto, invece che con le procedure più complesse delle altre tipologie di titoli di stato.

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