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  • Venerdì 4 dicembre 2020

Venezia è davvero la città degli amanti?

Forse la retorica romantica e sentimentale non è adeguata alla città, che si prende tutto lei, scrive Tiziano Scarpa

Palazzo Gritti, Venezia, 12 novembre
(Marco Bertorello/AFP/LaPresse)
Palazzo Gritti, Venezia, 12 novembre (Marco Bertorello/AFP/LaPresse)

«Venezia può essere estenuante. Ti muovi tutto il giorno a piedi. Vieni frastornata da mille notizie storiche, artistiche, urbanistiche. Resti stordita da cento scenari indimenticabili. E, come se non bastasse, sprechi energie emotive per qualche fregatura grande e piccola, cianfrusaglie taroccate, cibo sovrapprezzo; si sa che un amore intenso ha bisogno di liti e contrasti, che rendono più appassionate le riappacificazioni. È una scorpacciata di emozioni che preannuncia una notte movimentata. Alla sera, dopo aver girato mano nella mano con la persona che ami, pregusti un finale dolcemente scalmanato; appena rientri in camera crolli stremata, non sono nemmeno le dieci, ti addormenti di schianto.

Forse Venezia è gelosa degli amanti, li sfinisce perché pretende fedeltà totale, un amore esclusivo, non solo sentimentale ma anche fisico, completamente coinvolto. Vuole l’esclusiva sessuale, ma per ottenerla non ti fa scenate di gelosia né ti controlla ossessivamente: ti spossa con la sua sensualità ininterrotta, per tutto il tempo ti fa fare l’amore con lei, ti soddisfa talmente tanto che il tuo animo sazio e il tuo corpo illanguidito esauriscono le loro smanie, non vogliono saperne di nient’altro; cadi addormentata, ronfando di gusto.

Ma consideriamo la domanda dalla quale siamo partiti. Ci si innamora più facilmente, a Venezia? Il cuore batte più forte? Conviene venirci con la fidanzata? Si ottengono risultati concreti alleandosi a Venezia per ammaliare una ragazza?»

Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce – Una nuova guida, Feltrinelli, 2020

Il libro era uscito nel 2000, questa è una versione aggiornata, arricchita e riscritta.
È una guida sensoriale della città, suddivisa in capitoli che sono pezzi di corpo (Mani, Occhi, Cuore), che si snoda in una lunga passeggiata dove le «corsie malinconicamente separate» che seguono mente e corpo nell’esplorarla vengono fatte coincidere.
Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963, nel 2009 ha vinto il premio Strega, il più importante premio letterario italiano, con Stabat Mater. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue, tra cui il russo, il cinese, l’arabo e l’ebraico.