L’ONU ha riconosciuto ufficialmente le proprietà medicinali della cannabis

(Luke Dray/Getty Images)
(Luke Dray/Getty Images)

La Commission on Narcotic Drugs dell’ONU (CND), l’organo esecutivo per la politica sulle droghe delle Nazioni Unite, ha ricollocato la cannabis all’interno delle quattro tabelle che dal 1961 classificano piante e derivati psicoattivi a seconda della loro pericolosità. La cannabis è stata rimossa dalla tabella IV, quella più restrittiva, che contiene le sostanze ritenute più dannose come l’eroina. L’ONU ha dunque riconosciuto ufficialmente le proprietà medicinali della cannabis.

Sui 53 stati membri della CND, 27 hanno votato a favore (compresa l’Italia), 25 contro e 1 si è astenuto. Tra i paesi dell’Unione Europea, hanno espresso un voto contrario solamente la Repubblica Ceca e l’Ungheria. La Commissione si era riunita a Vienna per votare sei raccomandazioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva adottato qualche anno fa, compresa quella che chiedeva la riclassificazione della cannabis.

Marco Perduca, che coordina la campagna Legalizziamo! per l’Associazione Luca Coscioni, ha spiegato che «la decisione di oggi toglie gli ostacoli del controllo internazionale, imposti dal 1961 dalla Convenzione unica sulle sostanze narcotiche, alla produzione della cannabis per fini medico-scientifici» e che «finalmente la scienza diventa un elemento fondamentale per aggiornare decisioni di portata globale». Non ci saranno conseguenze immediate e concrete, ma il voto è stato considerato comunque un presupposto significativo per futuri cambiamenti in materia.