Secondo il “New York Times” Trump avrebbe voluto attaccare il principale sito nucleare iraniano

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, Washington, Stati Uniti, 13 novembre 2020 (Tasos Katopodis / Getty Images)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, Washington, Stati Uniti, 13 novembre 2020 (Tasos Katopodis / Getty Images)

Secondo il New York Times giovedì 12 novembre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe chiesto ai suoi consiglieri se avesse delle opzioni per attaccare nelle prossime settimane il principale sito nucleare iraniano. Trump avrebbe fatto la richiesta durante una riunione nello Studio Ovale, dopo che gli ispettori internazionali avevano segnalato un aumento significativo delle scorte di materiale nucleare in Iran. Il New York Times cita come sua fonte della notizia quattro attuali ed ex funzionari statunitensi.

Il vicepresidente Mike Pence, il Segretario di stato Mike Pompeo, il segretario alla Difesa ad interim Christopher C. Miller, il generale Mark A. Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, l’organo che riunisce i capi di stato maggiore di ciascun ramo delle forze armate statunitensi, avrebbero convinto il presidente a non procedere all’attacco militare perché ciò avrebbe potuto causare un conflitto fra Stati Uniti e Iran nelle ultime settimane del suo mandato.

Sempre secondo il New York Times è probabile che l’obiettivo dell’attacco di Trump sarebbe stato il sito di Natanz, dove, secondo quanto riferito mercoledì dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, le scorte di uranio iraniane erano 12 volte più grandi di quelle consentite dall’accordo nucleare che Trump ha abbandonato nel 2018. L’Agenzia ha detto inoltre che l’Iran ha vietato agli osservatori di ispezionare un altro sito in cui, secondo l’Agenzia, c’erano prove che, in passato, ci fosse stata attività nucleare.