
Il New Yorker, una delle più famose riviste al mondo, ha licenziato il giornalista e commentatore Jeffrey Toobin, accusato di essersi masturbato durante una videochiamata su Zoom con altri colleghi. Toobin era stato sospeso a fine ottobre, e aveva detto pubblicamente di «aver commesso un errore imbarazzante e stupido». Il New Yorker non lo ha confermato esplicitamente, ma sia la sospensione sia il licenziamento di Toobin sarebbero riconducibili all’incidente.
I was fired today by @NewYorker after 27 years as a Staff Writer. I will always love the magazine, will miss my colleagues, and will look forward to reading their work.
— Jeffrey Toobin (@JeffreyToobin) November 11, 2020
Toobin è uno dei più noti analisti giuridici nei media negli Stati Uniti. Lavorava per il New Yorker da più di 25 anni ed era anche analista legale alla CNN. La chiamata durante la quale Toobin si sarebbe masturbato era un videoconferenza fra alcuni dipendenti del New Yorker e della WNYC, una radio di New York con cui stavano progettando un nuovo podcast.
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