In Piemonte nelle scuole superiori sarà obbligatoria la didattica a distanza per metà delle ore, e il sabato e la domenica chiuderanno i centri commerciali

(ANSA/TINO ROMANO)
(ANSA/TINO ROMANO)

Il 20 ottobre il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha firmato due ordinanze valide fino al 13 novembre che stabiliscono l’obbligo dell’utilizzo della didattica a distanza per le scuole superiori e la chiusura il sabato e la domenica dei centri commerciali, «ad esclusione dei settori alimentare e farmaceutico», cioè delle attività appartenenti a queste categorie che si trovano all’interno dei centri commerciali e che possono rimanere aperte.

Da lunedì 26 ottobre in tutte le scuole superiori sarà obbligatorio integrare la didattica digitale a distanza a quella in presenza, per una quota non inferiore al 50 per cento nelle classi dalla seconda alla quinta. Ogni istituto potrà organizzarsi in maniera autonoma in base alle proprie esigenze e possibilità. Per il presidente Cirio ciò permetterà «di garantire la priorità di mantenere le scuole sempre aperte, evitando che ogni settimana 75.000 ragazzi si affollino sui mezzi di trasporto con un notevole rischio di contagio».

Per quanto riguarda la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, a partire dal 24 ottobre, l’ordinanza prevede che possano restare aperti gli «esercizi di vendita di generi alimentari, farmacie e studi medici, locali di ristorazione e tabaccherie». L’obiettivo, spiega la regione, è evitare gli assembramenti e che i centri commerciali «siano meta anche di molti residenti in Lombardia, che ha già assunto un analogo provvedimento».

L’ordinanza conferma inoltre la chiusura da mezzanotte alle 5 di tutte le attività commerciali (a eccezione delle farmacie) e il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 in tutte le attività (compresi i distributori automatici), escluso il servizio al tavolo nei ristoranti.