Papa Francesco ha pubblicato la sua terza enciclica, intitolata “Fratelli tutti”

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Papa Francesco ha pubblicato la sua terza enciclica, intitolata Fratelli tutti, dedicata alla fratellanza universale e firmata ieri nella città di Assisi (in provincia di Perugia), prendendo il titolo da un’esortazione di San Francesco riportata nelle Fonti Francescane.

L’enciclica, presentata domenica mattina in Vaticano dal segretario di Stato Pietro Parolin, mira a promuovere un’aspirazione mondiale alla fraternità e all’amicizia sociale: tra le altre cose, condanna «la cultura dei muri», dice che «i diritti non hanno frontiere», chiede che si trovi un modo per governare il fenomeno dei migranti, oltre che una riforma dell’ONU, la fine dei conflitti e l’abolizione della pena di morte. Papa Francesco ha detto di avere scritto l’enciclica durante la pandemia da coronavirus. L’enciclica si rivolge esplicitamente a «a tutte le persone di buona volontà, al di là delle loro convinzioni religiose», ricordando in parte la Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII, che per primo si rivolse con un simile documento anche ai non cattolici. Nell’introduzione, Papa Francesco dice di essere stato stimolato in modo speciale dal Grande Imam Ahmad al Tayyeb, con il quale si era incontrato nel 2019 ad Abu Dhabi.

Nel giugno 2013 papa Francesco aveva integrato e firmato l’enciclica Lumen fidei iniziata da papa Benedetto XVI, mentre nel maggio 2015 aveva pubblicato Laudato si’, sull’ecologia integrale.