Le partite di Serie A in Emilia-Romagna e in Veneto si potranno giocare con un pubblico di mille persone

(Massimo Paolone/LaPresse)
(Massimo Paolone/LaPresse)

Emilia-Romagna e Veneto hanno concesso con delle ordinanze una deroga al numero massimo di spettatori ammessi agli eventi sportivi. Le partite Parma-Napoli e Sassuolo-Cagliari della prima giornata di Serie A potranno quindi ospitare un massimo di mille persone, così come le successive ospitate allo stadio Tardini di Parma, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, al Dall’Ara di Bologna e al Bentegodi di Verona (dove stasera l’Hellas gioca contro la Roma, ma a porte chiuse per limiti organizzativi). Per consentire l’accesso agli spettatori le società dovranno presentare un piano che rispetti le indicazioni previste dalle normative e che presti attenzione ai protocolli. Per quanto riguarda il Veneto, la Regione ha specificato che saranno consentiti al massimo mille spettatori negli impianti all’aperto e settecento in quelli al chiuso.

Le ordinanze hanno generato tuttavia una certa confusione nell’ambiente. A un giorno dalle partite, Parma e Sassuolo devono ancora comunicare qualcosa a riguardo, mentre la Lega Serie A chiede più chiarezza. Il suo amministratore delegato, Luigi De Siervo, ha detto: «La situazione che stiamo vivendo, alla vigilia della partenza della nuova stagione, è surreale. Abbiamo presentato a luglio un protocollo dettagliato di oltre 300 pagine per la riapertura parziale in massima sicurezza degli stadi, dettagliando per ciascun impianto le modalità attuative di ingresso, permanenza e deflusso dei tifosi. Al netto delle sacrosante deroghe concesse dalla Regione Emilia-Romagna, alla ripartenza del campionato il caos regna ancora sovrano».