Mario Morelli è il nuovo presidente della Corte costituzionale

Mario Morelli, nuovo presidente della Corte Costituzionale, l'8 marzo 2018 con Marta Cartabia che ha ricoperto il ruolo prima di lui
(ANSA/ETTORE FERRARI)
Mario Morelli, nuovo presidente della Corte Costituzionale, l'8 marzo 2018 con Marta Cartabia che ha ricoperto il ruolo prima di lui (ANSA/ETTORE FERRARI)

Mercoledì Mario Rosario Morelli è stato eletto presidente della Corte costituzionale. Morelli è stato eletto a maggioranza dalla camera di consiglio della Corte con nove voti. Giancarlo Coraggio ne ha ottenuti cinque e Giuliano Amato uno soltanto. Il nuovo presidente, che succede a Marta Cartabia, prima donna ad occupare il ruolo, rimarrà in carica fino al 12 dicembre 2020, quando scadrà il suo mandato di nove anni di giudice costituzionale iniziato nel dicembre del 2011. Dall’8 marzo 2018 Morelli era vicepresidente della Corte.

Morelli, nato a Roma nel 1941, ha trascorso quasi la sua intera carriera di magistrato alla Corte di cassazione di cui attualmente è presidente di sezione. Nel suo primo incarico alla Corte di cassazione nel 1984 fu giudice della prima sezione civile, nel 1999 passò alle Sezioni unite civili e nel 2001 arrivò all’Ufficio centrale elettorale nazionale della stessa Corte. Nel 2008 entrò a far parte del Consiglio direttivo della Corte di cassazione.

Contemporaneamente ai suoi ruoli nella Corte di cassazione Morelli ha anche lavorato, già dal 1973, alla Corte costituzionale che ora presiede. Per quasi trent’anni, fino al 2000, Morelli è stato assistente prima del giudice Giulio Gionfrida, poi di Livio Paladin e infine di Renato Granata. Morelli partecipò all’istruttoria dell’unico processo penale costituzionale per reati ministeriali, quello sullo scandalo Lockheed, che in Italia riguardò la fornitura degli aerei da trasporto C-130, ricevuti dall’Aeronautica Militare a partire dal 1972 e in cui politici e militari furono accusati di corruzione.