India e Cina si sono accordate per allentare le tensioni sui confini contesi

Il ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, a Mosca, in Russia, giovedì, 10 settembre 2020 (servizio stampa del ministero degli esteri russo/AP)
Il ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, a Mosca, in Russia, giovedì, 10 settembre 2020 (servizio stampa del ministero degli esteri russo/AP)

L’India e la Cina hanno detto che in tempi brevi si ritireranno dalle postazioni militari sui confini contesi dai due paesi, che negli ultimi mesi erano stati causa di forti tensioni e scontri armati con diversi morti, come nello scorso giugno quando 20 soldati indiani furono uccisi durante scontri con le forze cinesi. Il ministro degli Esteri indiano Jaishankar e quello cinese Wang Yi si sono incontrati giovedì a Mosca e hanno concordato un «rapido disimpegno» delle loro forze armate.

I due paesi si erano accusati reciprocamente di aver attraversato i confini nazionali che in alcune zone sono storicamente poco definiti. In una dichiarazione congiunta, i due paesi hanno detto che l’attuale situazione di tensione «non è nell’interesse di nessuna delle due parti». I due ministri degli Esteri hanno anche spiegato che lavoreranno per introdurre nuove norme che garantiscano il mantenimento di una pace più duratura fra i due paesi, fra cui esiste già un accordo che vieta l’uso delle armi da fuoco lungo i confini.

Jaishankar e Wang Yi si sono incontrati a Mosca a margine di una riunione dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, l’organismo intergovernativo per la sicurezza promosso da Cina e Russia, fondato nel 2011 insieme a Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, a cui nel 2017 hanno aderito anche India e Pakistan.