Le società di pubblicità online Taboola e Outbrain non si fonderanno più

(Joshua Sammer/Getty Images for Taboola)
(Joshua Sammer/Getty Images for Taboola)

Taboola e Outbrain, due società rivali nel settore del native advertising – pubblicità online sottoforma di articoli e post – non si fonderanno più, come invece avevano annunciato nell’ottobre del 2019.

La fusione delle due società, fondate entrambe in Israele ma con sede negli Stati Uniti, avrebbe creato un’unica società dal valore stimato di 2 miliardi di dollari, circa 1,8 miliardi di euro. La notizia dell’interruzione delle trattative è stata anticipata dalla stampa israeliana, e confermata da fonti delle due aziende a CNBC e Techcrunch. «Ci sono stati cambiamenti nel mercato a causa della pandemia da coronavirus, e abbiamo deciso di interrompere la fusione. È stato un lungo percorso. Non è una decisione facile, ma terminare le operazioni è la cosa giusta», ha detto a Techcrunch una fonte informata dei fatti. Un annuncio ufficiale dovrebbe essere comunicato nei prossimi giorni.

Nonostante l’accordo fosse stato approvato dalle autorità statunitensi che si occupano di antitrust, era ancora sotto esame da parte delle omologhe autorità britanniche e israeliane, cosa che ne aveva rallentato la conclusione. L’obiettivo della fusione sarebbe stato di fare concorrenza a Facebook e Google, mettendo insieme un totale di 20mila siti interney e un pubblico di 2,6 miliardi di persone. Outbrain e Taboola gestiscono due popolari circuiti di inserzioni pubblicitarie composte spesso da titoli e immagini dai toni sensazionalistici e acchiappa-clic.