L’imprenditore Marian Kocner è stato assolto dall’accusa di essere il mandante dell’omicidio del giornalista Ján Kuciak

Marian Kocner nell'aula del tribunale di Pezinok, in Slovacchia, durante la lettura del verdetto di assoluzione (Gabriel Kuchta/Getty Images)
Marian Kocner nell'aula del tribunale di Pezinok, in Slovacchia, durante la lettura del verdetto di assoluzione (Gabriel Kuchta/Getty Images)

Marian Kocner, l’imprenditore slovacco che era stato accusato di essere il mandante dell’omicidio del giornalista Ján Kuciak e della sua fidanzata Martina Kušníro, avvenuto il 22 febbraio del 2018, è stato assolto giovedì 3 settembre dalla Corte penale speciale di Pezinok, in Slovacchia. Secondo l’accusa l’omicidio sarebbe stato ordinato da Kocner a causa di un’inchiesta a cui Kuciak stava lavorando in quel periodo e che riguardava proprio le sue attività imprenditoriali.

Per la Corte però non ci sono prove di un coinvolgimento di Kocner, che si trova in carcere dove sta scontando 19 anni di carcere per truffa. Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza, ha commentato la sentenza scrivendo su Twitter che non è cambiata da parte sua l’aspettativa che vengano assicurati alla giustizia i colpevoli dell’omicidio di Ján Kuciak e di Martina Kušníro. Jourová scrive inoltre che è consapevole che la sentenza di oggi non è l’atto conclusivo del procedimento giudiziario sul caso.

Il 6 aprile Miroslav Marcek, un ex soldato, era stato condannato a 23 anni di carcere come esecutore materiale del duplice omicidio. Marcek, che ha 37 anni, aveva ammesso le sue responsabilità nel duplice omicidio, che aveva provocato grandi proteste nel Paese, causando anche le dimissioni del primo ministro Robert Fico. Il tribunale di Pezinok oltre ad assolvere Kocner ha anche condannato a 25 anni di carcere Tomas Szabó, cugino di Marcek che avrebbe avuto il ruolo di autista nell’omicidio.