Un ragazzino grida "terremoto!" durante una gara di urla, parte di un'esercitazione annuale di evacuazione per la Giornata nazionale per la prevenzione dei disastri, il primo settembre 1986 a Tokyo, Giappone. Lo scopo era insegnare ai bambini l'importanza di avvisare rapidamente e ad alta voce i vicini in una situazione di emergenza
(AP Photo/Sadayuki Mikami)
Roberto Rossellini con la moglie Ingrid Bergman e i loro figli in una foto del giugno 1953. Dopo aver visto Roma città aperta e Paisà, Bergman scrisse a Rossellini una lettera in cui diceva di voler recitare per lui. Rossellini la chiamò immediatamente assegnandole (al posto di Anna Magnani) un ruolo in Stromboli terra di Dio. Ingrid Bergman e Roberto Rossellini si innamorarono e, suscitando grandissimo scandalo a causa dei rispettivi matrimoni, nel 1950 ebbero un figlio: Robertino. Dopo il divorzio dal primo marito e dopo il matrimonio con Rossellini nel 1952 Ingrid Bergman ebbe due gemelle: Isabella e Isotta. Si separarono pochi anni dopo, nel 1957
(AP Photo)
Gli attori Tony Curtis e Sharon Tate saltellano su un trampolino usato in Piano, piano non t'agitare!, un film del cosiddetto genere beach party, che raccontava le vicende di adolescenti e ragazzi negli anni Sessanta, tra surf, giornate in spiaggia, concerti e storie d'amore. La foto fu scattata a Malibu, in California, il 5 settembre del 1966
(AP Photo)
Il sassofonista Sonny Rollins nel marzo 1983. Rollins, nato a New York il 7 settembre 1930 (90 anni), è uno dei più importanti sassofonisti e compositori statunitensi di jazz. A partire dagli anni Cinquanta suonò con le più importanti band di New York, con gente come Miles Davis e Thelonious Monk, diventando uno dei sassofonisti più richiesti dell’epoca e contribuendo a definire il genere conosciuto come “hard bop”, un’evoluzione del be bop. La sua carriera andò avanti per decenni, attraversando generi diversi, anche più commerciali. Si è ritirato ormai da alcuni anni.
(AP Photo)
L'entrata, in Birkbuschstrasse, della sede e del deposito armi dei terroristi che nel 1975 rapirono Peter Lorenz, deputato della CDU (l'Unione Cristiano-Democratica di Germania) e candidato a sindaco di Berlino. La foto è dell'11 settembre 1975, Lorenz era stato rapito il 27 febbraio, tre giorni prima delle elezioni, ed era stato liberato il 4 marzo. I sequestratori appartenevano al Movimento 2 giugno, un gruppo di lotta armata vicino all'anarchismo attivo negli anni Settanta a Berlino Ovest.
(AP Photo/Knoke)
Il principe Carlo d'Inghilterra e Lady Diana con in braccio il figlio Harry, nato il 16 settembre del 1984. La foto è stata scattata il giorno dopo all'uscita dall'ospedale di Paddington
(AP Photo)
Una donna palestinese a una cerimonia per le vittime del massacro nei campi profughi di Sabra e Shatila, in Libano, dove tra il 16 e il 18 settembre del 1982 milizie cristiane libanesi uccisero un numero mai precisato (diverse centinaia) di profughi palestinesi nell’indulgenza dell’esercito israeliano che controllava i campi. La foto è stata scattata una decina di giorni dopo, il 27 settembre 1982, e la donna in foto sosteneva che quei caschetti fossero quelli indossati dalle milizie libanesi
(AP Photo/Bill Foley)
Sophie Marceau, Gerard Depardieu, Catherine Deneuve e Philippe Noiret al festival di Cannes per presentare Fort Saganne, nel 1984
Philippe Noiret è nato a Lille, in Francia, il primo ottobre del 1930, 90 anni fa, e morto il 23 novembre del 2006 a Parigi. È stato un importante attore francese, dapprima teatrale poi soprattutto cinematografico. È comparso in molti film francesi di culto, a partire da Zazie nel metrò, ha lavorato anche per Hollywood, come in Topaz di Alfred Hitchcock, e in molti film italiani: Amici miei di Mario Monicelli, Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, Sette volte donna di Vittorio De Sica, Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, La grande abbuffata di Marco Ferreri e Il postino con Massimo Troisi, in cui interpretava Pablo Neruda. Ha vinto due premi César, il corrispettivo francese degli Oscar, per Frau Marlene di Robert Enrico e La vita e nient’altro di Bertrand Tavernier. Nel 2006 ha ricevuto la Legion d’onore, la massima onorificenza della Repubblica francese.
(Publifoto Press / Lapresse)