McDonald’s ha fatto causa al suo ex CEO Steve Easterbrook

Steve Easterbrook a Chicago, in Illinois, negli Stati Uniti, il 4 luglio del 2008 (Scott Olson/Getty Images)
Steve Easterbrook a Chicago, in Illinois, negli Stati Uniti, il 4 luglio del 2008 (Scott Olson/Getty Images)

McDonald’s ha fatto causa a Steve Easterbrook, l’ex amministratore delegato della catena di fast food che era stato licenziato nel novembre del 2019 per aver avuto una relazione con una dipendente, violando il codice di condotta della società. Secondo l’azienda, però ora sarebbe emerso che Easterbrook mentì al consiglio di amministrazione sui rapporti sessuali avuti con tre dipendenti prima di essere licenziato.

McDonald’s ora vuole che vengano restituiti alla società i circa 40 milioni di dollari (circa 34 milioni di euro) che la multinazionale aveva dato a Easterbrook come buonuscita. L’accusa al momento del licenziamento era stata di aver violato la politica aziendale mantenendo un comportamento “imprudente” per aver intrapreso un rapporto consensuale, che secondo Easterbrook non era stato intimo, all’interno della società, dove sono vietate le relazioni fra dirigenti e dipendenti.

Dopo una denuncia anonima però la società avrebbe scoperto che Easterbrook inviò dal suo indirizzo di posta elettronica aziendale decine di fotografie e video di donne nude, fra cui quelle di alcune dipendenti. Inoltre, sempre secondo la denuncia presentata da McDonald’s, avrebbe concesso a una dipendente un bonus premio di centinaia di migliaia di dollari nel periodo in cui i due avevano una relazione sessuale.