La chiesa protestante tedesca ha finanziato una missione di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo

(Flavio Gasperini/SOS Mediterranee/ANSA)
(Flavio Gasperini/SOS Mediterranee/ANSA)

Tra pochi giorni dal porto di Burriana, vicino a Valencia, in Spagna partirà la nave Sea-Watch 4. La nuova imbarcazione dell’organizzazione non governativa inizierà le sue missioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo centrale su iniziativa della chiesa protestante tedesca. Ad organizzare la missione è stata la United4Rescue, nata per volontà dell’EKD (chiesa evangelica in Germania) e di altre 500 organizzazioni, che qualche mese fa hanno lanciato una campagna di crowdfunding chiamata #WirschickeneinSchiff (“Mandiamo una nave“).

La missione era stata annunciata a febbraio e la nave avrebbe dovuto salpare dalla Spagna già ad aprile, ma la pandemia di coronavirus ha rallentato i lavori di preparazione e la partenza è stata rimandata. Alla cerimonia d’inaugurazione della nave nella città portuale di Kiel, nella Germania settentrionale, avevano partecipato politici, volontari e alte cariche della chiesa.

Sul suo sito United4Rescue spiega che la missione vuole mettere «in contatto tutte le organizzazioni sociali e i gruppi che non vogliono stare a guardare migliaia di persone che muoiono nel Mediterraneo» e raccoglie fondi per intervenire «dove la politica fallisce». Durante la presentazione della Sea-Watch 4 Heinrich Bedford-Strohm, vescovo e presidente dell’EKD aveva detto: «Non bisogna far annegare neanche un solo uomo, fine della discussione. Questa nave deve essere là fuori, perché gli stati europei non vogliono, né riescono a salvare le persone nel Mediterraneo».