Goldman Sachs ha raggiunto un accordo da 3,9 miliardi di dollari con la Malesia per lo scandalo del fondo 1MDB

Il logo di Goldman Sachs sul terminale di una postazione di trading alla Borsa di New York (AP Photo/Richard Drew, File)
Il logo di Goldman Sachs sul terminale di una postazione di trading alla Borsa di New York (AP Photo/Richard Drew, File)

La banca d’affari Goldman Sachs e la Malesia hanno raggiunto un accordo sullo scandalo legato al fondo di investimento 1Malaysia Development Bhd (1MDB), una delle truffe finanziarie maggiori dell’ultimo decennio. Secondo l’accordo, Goldman Sachs dovrà dare alla Malesia 3,9 miliardi di dollari.

L’accordo mette fine a una causa che era stata intentata dal procuratore generale malese nel 2018, con cui la Malesia chiedeva il risarcimento dei 600 milioni di dollari corrispondenti ai ricavi delle commissioni di tre operazioni obbligazionarie sul fondo 1MDB, che tra il 2012 e il 2013 aveva raccolto 6,5 miliardi di dollari. Il fondo era stato creato nel 2009 dall’ex primo ministro malese, Najib Razak, con la collaborazione di Goldman Sachs, una banca che da tempo provava a togliersi di dosso una brutta fama.

Nel maggio 2018, Najib venne rimosso dall’incarico e nel luglio successivo arrestato per aver utilizzato cifre notevoli provenienti dall’1MDB come suo salvadanaio personale. Nel 2019 furono invece arrestati 17 direttori ed ex direttori di Goldman Sachs, accusati di aver promosso la vendita di un prodotto obbligazionario e di avere truffato migliaia di investitori, perché consapevoli che i fondi di 1MDB sarebbero finiti a Najib e ad altri collaboratori.

Secondo quanto riportato dal New York Times, Goldman Sachs pagherà alla Malesia 2,5 miliardi di dollari, mentre la restante parte verrà coperta con beni dal valore di circa 1,4 miliardi di dollari, tra cui uno yacht da 250 milioni, un jet Bombardier da 35 milioni e la statuetta di un Oscar che apparteneva a Marlon Brando.