Per Giorgia Meloni “Imagine” è «l’inno dell’omologazione mondialista»

«Poi è una bellissima canzone. Se uno, diciamo, non capisse l'inglese e non sentisse il testo, la canzone è fantastica»

(Roberto Monaldo / LaPresse)
(Roberto Monaldo / LaPresse)

Ospite su La7 della puntata di “In Onda” di martedì, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha risposto a una domanda di Luca Telese sulla canzone “Imagine” di John Lennon. Nello specifico, Telese le ha chiesto se la farebbe cantare a sua figlia. Meloni ha risposto:

«Beh, non è una canzone il cui testo mi appassiona, insomma. Dice che non ci siano le religioni, che non ci siano le nazioni. È l’inno dell’omologazione mondialista. Io francamente sto da un’altra parte: per me l’identità è un valore. Poi è una bellissima canzone. Se uno, diciamo, non capisse l’inglese e non sentisse il testo, la canzone è fantastica».

La domanda su “Imagine” è arrivata perché a inizio luglio Susanna Ceccardi, europarlamentare e candidata presidente per la Lega alle elezioni regionali in Toscana, l’aveva definita, citando Lennon e dicendosi d’accordo con lui, «una canzone di ispirazione marxista».

“Imagine” fu pubblicata in un omonimo album, il quinto da solista di Lennon, nel 1971. È una delle canzoni più note di sempre, ricantata da centinaia di artisti, compresi Madonna, Lady Gaga, Diana Ross ed Elton John.

– Leggi anche: Il libro sulla nascita di Imagine