Ousseynou Sy, l’uomo che lo scorso anno dirottò e incendiò un autobus a San Donato Milanese, è stato condannato a 24 anni

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Mercoledì 15 maggio Ousseynou Sy, l’autista che il 20 marzo 2019 a San Donato Milanese dirottò e incendiò uno scuolabus, è stato condannato dalla Corte d’Assise di Milano a 24 anni di carcere. Come richiesto dal pubblico ministero Luca Poniz a Sy è stato imputato del reato di sequestro di persona a fini terroristici o eversivi e non di quello di sequestro di persona semplice come all’inizio del procedimento.

L’uomo – che ha 47 anni, ha la cittadinanza italiana da 15 anni ed è di origine senegalese – è stato condannato anche per i reati di strage, incendio, lesioni, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sy era stato l’unica persona ad aver riportato ferite gravi al termine del sequestro dello scuolabus, durato in tutto circa 40 minuti.

Sul bus c’erano 51 bambini che erano stati fatti scendere dai carabinieri prima che Sy appiccasse il fuoco, una volta fermato il mezzo dopo che alcuni ragazzi li avevano avvertiti del dirottamento con una chiamata dal cellulare.

Prima della sentenza Ousseynou Sy ha reso alcune dichiarazioni spontanee continuando a giustificare il suo gesto, come aveva già fatto il giorno del sequestro, come un atto in risposta alle morti dei migranti provenienti dall’Africa nel Mediterraneo. Secondo Sy il suo è stato esclusivamente un «gesto dimostrativo».