Ad Amantea, in provincia di Cosenza, c’è stata una protesta contro l’accoglienza di 13 migranti positivi al coronavirus

La protesta contro i 13 migranti positivi al coronavirus accolti ad Amantea, in provincia di Cosenza, il 12 luglio 2020 (ANSA)
La protesta contro i 13 migranti positivi al coronavirus accolti ad Amantea, in provincia di Cosenza, il 12 luglio 2020 (ANSA)

Circa 200 persone hanno bloccato una strada provinciale ad Amantea, un comune con 14mila abitanti della provincia di Cosenza, in Calabria, per protestare contro il trasferimento in un centro accoglienza locale di 13 migranti pakistani positivi al coronavirus. I 13 migranti, tutti asintomatici, facevano parte di un gruppo di 70 persone soccorse in mare sabato, al largo di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria: 48 adulti e 20 minorenni.

I migranti sono stati sottoposti al test per il coronavirus all’ospedale di Reggio Calabria e 28 sono risultati positivi. Alcuni sono poi stati trasferiti a Bova, sempre in provincia di Reggio Calabria, mentre i minorenni sono ospitati in una struttura di Roccella Jonica.

La presidente della Regione Calabria Jole Santelli, riporta Repubblica, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiedendogli di intervenire, proponendo che il governo tenga in quarantena i migranti positivi al coronavirus su navi appositamente allestite:

L’unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste della regione italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l’effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria.

Santelli ha anche detto che se il governo non interverrà userà le ordinanze regionali per emergenza sanitaria per vietare gli sbarchi in Calabria.