Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia

Sono stati registrati 174 casi di contagio e 22 morti

(ANSA/ TELENEWS)
(ANSA/ TELENEWS)

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 174 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 240.310, secondo i dati diffusi oggi dal ministero della Salute. I morti totali comunicati sono 34.738, 22 in più rispetto a ieri (quando ne erano stati comunicati 8: il numero più basso dall’1 marzo). Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 98 (ieri erano 97) e le persone che sono state sottoposte a tampone fino ad oggi sono 3.220.020, 21.183 più di ieri.

In Lombardia sono stati registrati 97 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 93mila casi totali, e i dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati oggi sono Emilia-Romagna (21), Piemonte (14) e Lazio (14). Ci sono otto regioni senza nemmeno un nuovo caso: Marche, Campania, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).

Le altre notizie di oggi
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato al Messaggero della riapertura a settembre delle scuole, ipotizzando «test sierologici al personale prima della riapertura» e «tamponi molecolari a campione durante l’anno scolastico». A proposito dei focolai degli ultimi giorni, Speranza ha detto: «Ci dicono che il virus non è scomparso, ma anche che abbiamo nelle regioni un sistema di monitoraggio più rapido ed efficace che ci consente di individuare i problemi».

Oggi è anche stato condiviso un appello – scritto da Muhammad Yunus, Nobel per la pace nel 2006, e condiviso da diverse importanti personalità – per chiedere che eventuali vaccini contro il coronavirus siano trattati come «un bene comune universale esenti da qualsiasi diritto di proprietà».

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Intanto, i casi di coronavirus registrati nel mondo hanno superato i 10 milioni, secondo le stime della Johns Hopkins University di Washington, che fornisce un conteggio aggiornato in tempo reale sui casi individuati in tutto il mondo. Sempre secondo i dati della Johns Hopkins University, l’Italia è al nono posto per numero di contagi individuati e al quarto – dietro a Stati Uniti, Brasile e Regno Unito – per numero di morti.