Come pulire il condizionatore in vista dell’estate

E poi di nuovo in autunno, che la pulizia non è mai troppa

(AP Photo/Sakchai Lalit)
(AP Photo/Sakchai Lalit)

Se ultimamente vi capita sempre più spesso di passare davanti al condizionatore o ai condizionatori di casa e pensare che dovreste pulirli prima che arrivi il caldo, ma continuate a rimandare perché non sapete bene da dove cominciare, questo articolo è per voi. L’impianto dell’aria condizionata andrebbe pulito bene due volte all’anno: prima dell’estate, perché sullo split (il “bocchettone” appeso alla parete da cui esce l’aria) si depositano polveri e germi che appena il condizionatore viene riacceso si disperdono in casa, e dopo l’estate, per evitare che la sporcizia accumulata durante l’utilizzo si incrosti sulle superfici.

La pulizia regolare dei filtri e delle griglie di ventilazione dei condizionatori è raccomandata dall’Istituto Superiore di Sanità come misura per mantenere pulita l’aria delle case. Anche le linee guida ufficiali per la gestione degli ambienti chiusi in relazione alla diffusione del coronavirus non parlano di interventi di sanificazione straordinari, ma ribadiscono l’importanza di pulire regolarmente i condizionatori e di arieggiare spesso gli ambienti di casa e in generale i luoghi chiusi, anche con l’aria condizionata accesa. Altri buoni motivi per pulire regolarmente il condizionatore sono che funzionerà meglio, durerà più a lungo e consumerà meno energia.

La prima cosa da sapere prima di iniziare le pulizie è che nel libretto di istruzioni, se l’avete conservato, trovate tutte le indicazioni del produttore su come smontare e pulire il vostro specifico impianto per l’aria condizionata. Se non avete più le istruzioni, potete provare a cercarle online sul sito del produttore (qui per esempio ci sono quelle di Samsung), oppure potete seguire alcune regole generali che valgono un po’ per tutti i modelli di condizionatori da parete.

Pulire lo split
Innanzitutto dovete staccare la spina o staccare la luce dal quadro centrale, insomma accertarvi che il condizionatore non sia attaccato all’elettricità. Per iniziare vi conviene dare una passata con un panno umido alle superfici esterne per pulirle dalla polvere che altrimenti, alla prima accensione, rischierebbe di essere sparata ovunque.

Una volta pulita la parte esterna, per aprirlo basta tirare su il coperchio che quasi tutti i modelli hanno: dentro vedrete due filtri antipolvere simili a griglie di plastica incurvate. I filtri antipolvere andrebbero lavati ogni due settimane circa se li si usa molto, ogni mese se li si usa poco. Togliete i filtri antipolvere delicatamente, puliteli dalla polvere usando un panno o un aspirapolvere e poi lavateli con acqua e sapone o col detersivo dei piatti, ma evitate prodotti troppo aggressivi. Sciacquateli molto bene e lasciateli asciugare all’aria, ma non sotto la luce diretta del sole o vicino ad altre fonti di calore.

Esempio di split del condizionatore (Il Post)

Mentre i filtri antipolvere asciugano, potete spolverare con un panno o con un aspirapolvere tutto il resto dei componenti che vedete nello split aperto. Oltre ai filtri antipolvere, alcuni condizionatori hanno anche dei filtri ai carboni attivi (delle specie di strisce porose e assorbenti) che vanno lavati ogni mese con acqua e sapone e sostituiti circa ogni sei mesi. Per lavarli basta estrarli delicatamente dallo split e metterli a bagno per una ventina di minuti in acqua e sapone o detersivo neutro, poi sciacquarli bene e lasciarli asciugare come i filtri antipolvere all’ombra.

C’è un altro tipo di filtri che potreste trovare nel vostro condizionatore: sono quelli di zeoliti o biossido di titanio fotocatalitico (simili a griglie di metallo) che al contrario degli altri occorre lavare ed esporre al sole per permettere ai raggi UV di rigenerarli, prima che vengano nuovamente installati. Dopo aver rimontato entrambi i filtri, fate andare l’aria condizionata per circa mezz’ora per essere sicuri che funzioni e per far asciugare eventuali residui d’acqua.

Pulire il motore esterno
Anche la parte dell’impianto di condizionamento che sta fuori dalla vostra casa andrebbe pulita. Spazzolate la superficie esterna del motore con una scopa o uno scopino e poi lavatelo con un panno e dello sgrassatore universale. Controllate poi la griglia che protegge la ventola: se è molto sporca pulitela con un aspirapolvere. Potete anche togliere la griglia, pulirla con un phon ad aria fredda, e spolverare le pale che ci sono dietro: l’obiettivo è che l’aria passi senza incontrare ostacoli. Essendo all’esterno, il motore dell’aria condizionata è soggetto a molta più sporcizia rispetto allo split interno, quindi se vi rendete conto che si è accumulato davvero troppo sporco (foglie, polvere, etc.), potreste valutare di farlo pulire a un professionista.

Un motore di condizionatore (Il Post)

E i disinfettanti?
In commercio si trovano disinfettanti e igienizzanti fatti apposta per i condizionatori. «Secondo noi non sono necessari», scrive Altroconsumo, «sui climatizzatori domestici non “prolifera” nessun microrganismo pericoloso per la salute, se facciamo la normale manutenzione. Uno spray igienizzante non può nulla contro gli allergeni che possono depositarsi sull’apparecchio come pollini e acari. Anche in questo caso la rimozione può essere fatta con la normale pulizia dei filtri con acqua e sapone».