È morto il pianista Ezio Bosso

Aveva 48 anni e soffriva di una malattia degenerativa: era diventato molto noto dopo essersi esibito a Sanremo nel 2016

(LaPresse/Matteo Rasero/Federico Guberti)
(LaPresse/Matteo Rasero/Federico Guberti)

È morto Ezio Bosso, direttore d’orchestra, compositore e pianista; aveva 48 anni ed era malato dal 2011 di una malattia neurodegenerativa, che gli era stata erroneamente diagnosticata come Sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Bosso ha continuato a suonare il pianoforte fino al 2019, quando la malattia aveva compromesso l’uso delle mani. Era nato a Torino il 13 settembre 1971; è morto a Bologna. Bosso era noto al grande pubblico dall’esibizione a Sanremo nel 2016. The 12th Room è il suo primo disco da solista, uscito nel 2015.

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Bosso ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui due candidature al premio David di Donatello per le musiche di Io non ho paura e Il ragazzo invisibile; ha ricevuto due volte, nel 2003 e nel 2005, il premio Flaiano, consegnato a personalità che si sono distinte in ambito letterario, musicale, cinematografico, teatrale e radiofonico.

Bosso ha suonato in molto concerti internazionali in eventi e sale da concerto prestigiose, come la Sydney Opera House, la Carnegie Hall di New York, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Colón di Buenos Aires. Ha diretto numerose orchestre, tra cui la London Symphony, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli; dal 2017 al 2018 è stato direttore stabile del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.