
In una sentenza in preparazione del giudizio sommario chiesto dalla federazione calcistica americana, un giudice federale statunitense ha respinto la richiesta delle calciatrici della nazionale degli Stati Uniti di riconoscere una disparità di retribuzione tra uomini e donne. Secondo il giudice, nell’anno preso in considerazione dal processo le calciatrici hanno guadagnato di più della nazionale maschile, sia in totale che in media per ogni gara disputata. Il giudice, invece, non ha respinto la parte relativa alla disparità di trattamento della federazione relativa alle sistemazioni durante le trasferte e nei viaggi di squadra: ci sarà un processo su questo il 18 giugno.
We will never stop fighting for EQUALITY.
— Megan Rapinoe (@mPinoe) May 2, 2020
La portavoce delle calciatrici ha fatto sapere che è in programma il ricorso in appello contro la decisione del giudice: la disparità nel trattamento economico tra nazionale maschile e femminile è una questione che la nazionale femminile porta avanti da quattro anni, quando le calciatrici presentarono un reclamo ufficiale alla Commissione per le pari opportunità sul lavoro degli Stati Uniti, lamentando una disparità di trattamento non relativa agli stipendi ma ai premi in denaro per le vittorie nei tornei e nelle singole partite.
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(Elsa/Getty Images)-
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