Il ministro della Salute del Brasile, Luiz Mandetta, è stato rimosso dal suo incarico per divergenze con il presidente Bolsonaro sulla gestione del coronavirus

Luiz Henrique Mandetta, e Jair Bolsonaro, Brasilia, 12 marzo 2020 (Brazil's Presidential Press Office via AP)
Luiz Henrique Mandetta, e Jair Bolsonaro, Brasilia, 12 marzo 2020 (Brazil's Presidential Press Office via AP)

Il ministro della Salute del Brasile, Luiz Henrique Mandetta, è stato rimosso dal suo incarico per divergenze con il presidente Jair Bolsonaro sulla gestione dell’emergenza coronavirus. Mandetta stesso ha diffuso la notizia della sua rimozione su Twitter.

In Brasile gli ultimi dati parlano di 29.971 casi confermati di COVID-19 e di 1.866 morti. Eppure il presidente del paese, Jair Bolsonaro, da settimane sta minimizzando il problema: ha più volte criticato le restrizioni imposte dai governatori dei vari stati del paese e ha invitato i brasiliani a tornare al lavoro. Si è detto contrario alla chiusura di spazi pubblici, scuole e attività commerciali, che ha definito eccessiva e guidata solo da una «isteria» generale. «Passerà in fretta», ha detto: «Le nostre vite devono continuare, il lavoro deve andare avanti».

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Mandetta, sostenuto da diversi governatori statali, aveva invece difeso le misure di isolamento e di contenimento del contagio: uso di mascherine, distanziamento sociale e permanenza in casa, «come raccomandato dall’OMS».

Secondo alcuni osservatori, la rimozione di Mandetta potrebbe causare diverse proteste: un sondaggio realizzato all’inizio di questo mese da uno dei principali istituti del paese ha mostrato che il 76 per cento dei brasiliani approva la risposta del ministero della Salute al coronavirus, mentre solo il 33 per cento concorda con Bolsonaro.

Qualche giorno fa, quando si pensava che fossero imminenti le dimissioni di Mandetta, il commentatore politico Leandro Colon aveva scritto sul quotidiano Folha de São Paulo che potevano essere una buona notizia «per coloro che fanno il tifo per la rapida caduta di Jair Bolsonaro». Colon sosteneva che le dimissioni o la rimozione di Mandetta avrebbero cioè isolato ancor di più il presidente e provocato «una reazione politica di grandi proporzioni». Colon aveva anche avvertito che sarebbero state una pessima notizia per la salute della popolazione.