La Cina ha rilasciato il noto attivista per i diritti umani Wang Quanzhang, che era in carcere da quasi cinque anni

Wang Quanzhang con la moglie e il figlio
Wang Quanzhang con la moglie e il figlio

Il noto avvocato e attivista per i diritti umani Wang Quanzhang, che era in carcere da quasi cinque anni ed era stato condannato a gennaio 2019 per sovversione contro lo stato, è stato rilasciato dalle autorità cinesi. A dare la notizia è stata la moglie di Wang, Li Wenzu, che su Twitter ha scritto di aver ricevuto una telefonata dal marito: Wang le ha detto di aver lasciato il carcere alle 5 del mattino e che ora si trova nella sua città di origine, Jinan, circa 400 chilometri a sud di Pechino.

Prima di essere imprigionato nel 2015, Wang aveva difeso per anni vari oppositori del governo, gruppi di minoranze religiose perseguitate dallo stato e sostenitori della democrazia. Dopo il suo arresto nel 2015 non si erano più avute sue notizie: gli era stato vietato di vedere la sua famiglia e di scegliere un avvocato, mentre il processo a suo carico si era tenuto dopo più di tre anni, a porte chiuse nei giorni di Natale. Era durato meno di una giornata e si era concluso con la condanna di Wang a quattro anni e mezzo di carcere.

Secondo esperti di diritto e associazioni per i diritti legali, il rilascio garantirà a Wang una libertà soltanto parziale: spesso gli attivisti ritenuti pericolosi dal governo cinese vengono fatti uscire di prigione e costretti agli arresti domiciliari o a rimanere nella loro città di origine, oltre che scoraggiati dal proseguire la propria attività.