Il ponte di Brooklyn, New York, 18 marzo (EPA/Alba Vigaray/ansa)

Una New York diversa

Le foto della "città che non dorme mai", che diventa sempre più simile alle svuotate città europee

Come Parigi, Roma, Venezia e le altre grandi città solitamente piene di persone e turisti, anche New York nei giorni scorsi ha cominciato a cambiare aspetto in seguito alle restrizioni adottate per cercare di limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Diverse città statunitensi hanno iniziato ad adottare misure restrittive simili a quelle che già sono in vigore in Italia e in buona parte d’Europa e da martedì 17 marzo, tre giorni dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del presidente Donald Trump, a New York tutte le scuole della città sono state chiuse, così come anche bar, ristoranti, cinema, teatri e locali notturni. Di conseguenza le strade, i locali e le stazioni sono meno affollati di gente, e molto diverse da come siamo abituati a vederle nella “città che non dorme mai”.

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