Il nuotatore cinese Sun Yang, vincitore di tre ori olimpici, è stato squalificato per otto anni

(Lintao Zhang/Getty Images)
(Lintao Zhang/Getty Images)

Il nuotatore cinese Sun Yang, vincitore di tre ori olimpici, è stato squalificato per otto anni dal TAS (il Tribunale arbitrale internazionale dello sport) di Losanna. L’accusa è di aver distrutto i risultati di un test antidoping fatto nel 2018 a casa sua, dopo una discussione di alcune ore con gli addetti che si erano presentati da lui per un controllo a sorpresa. Sun Yang, che ha 28 anni, dovrà ora decidere se fare ricorso contro la squalifica. La squalifica quindi non ha a che fare con una effettiva positività, ma con la distruzione di un test (cosa che ha reso impossibile determinare se quel giorno Sun fosse positivo a qualche sostanza dopante).

Nello specifico, sembra che nel 2018 la madre di Sun ordinò a un uomo, responsabile della sicurezza dell’atleta, di distruggere con un martello le provette contenenti il sangue da poco prelevato durante un test a sorpresa della WADA, l’Agenzia mondiale antidoping. Sembra anche che Sun si rifiutò di far avere agli ispettori una provetta con le sue urine. La WADA ha fatto ricorso al TAS dopo che la FINA, la federazione internazionale del nuoto, aveva deciso di non squalificare Sun.

La tesi di Sun – da diversi anni sospettato e accusato, anche da altri nuotatori, di doping – è che gli ispettori non agirono in modo professionale e che non rispettarono i protocolli previsti.