Nove persone, tra funzionari e dirigenti di comune, questura e prefettura di Torino, sono state rinviate a giudizio per gli incidenti di piazza San Carlo del 2017

(ANSA/UFFICIO STAMPA CARABINIERI)
(ANSA/UFFICIO STAMPA CARABINIERI)

Nove persone, tra funzionari e dirigenti di comune, questura e prefettura di Torino, sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio e disastro colposi, per gli incidenti avvenuti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017, durante la trasmissione su un maxischermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Tra i nove imputati, che hanno scelto di essere processati con rito ordinario, ci sono il viceprefetto di Torino Roberto Dosio e i dirigenti di polizia Alberto Bonzano e Michele Mollo: il processo inizierà in Corte d’assise il prossimo 25 giugno. La sindaca Chiara Appendino, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana e l’allora questore di Torino Angelo Sanna hanno invece scelto il rito abbreviato: la prima udienza del loro processo è prevista a fine febbraio.

Il processo in cui sono coinvolti gli imputati riguarda le presunte lacune nelle misure di sicurezza adottate nell’organizzazione della manifestazione. Quella sera alcuni ragazzi appartenenti a una banda criminale usarono dello spray al peperoncino durante un tentativo di rapina, provocando il caos tra la folla di tifosi juventini riunita in piazza San Carlo. Nella ressa che si creò in seguito due donne rimasero schiacciate, riportando ferite gravi: Erika Pioletti, 38enne di Domodossola che morì pochi giorni dopo l’incidente e Marisa Amato, che rimase tetraplegica e che è morta nel gennaio dell’anno scorso.