A Torino è stata fatta una scritta antisemita sulla porta di casa del presidente di una ong locale

La stella di David e la scritta «Jude» che qualcuno ha scritto sulla porta di casa di Marcello Segre, a Torino, il 9 febbraio 2020 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
La stella di David e la scritta «Jude» che qualcuno ha scritto sulla porta di casa di Marcello Segre, a Torino, il 9 febbraio 2020 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

A Torino qualcuno ha disegnato una stella di David e ha scritto la parola «Jude» sulla porta di casa di Marcello Segre, presidente di una ong piemontese che si occupa di corsi sull’uso dei defibrillatori, e membro del movimento delle Sardine. È l’ultimo di una serie di episodi di vandalismo a sfondo antisemita dell’ultimo periodo, in Piemonte ma non solo. Sempre ieri invece a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, qualcuno ha disegnato una svastica sul muro della casa dove visse Arianna Szörényi, deportata al campo di concentramento di Auschwitz nel 1944.

Tra il 23 e il 24 gennaio a Mondovì, in provincia di Cuneo, qualcuno aveva disegnato una stella di David e scritto «Juden hier» sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi. Il 27 gennaio invece sui muri del cortile di un palazzo di Torino, dove vive una donna di origini ebraiche, figlia di una staffetta partigiana, era comparsa la scritta «crepa sporca ebrea». Nella notte del 27, a Rezzato, in provincia di Brescia, qualcuno aveva sfondato la vetrina di un bar gestito da una donna italiana di origini marocchine per disegnare sul pavimento una svastica, con una scritta razzista. Il 29 gennaio, di nuovo a Torino, la figlia di un partigiano che vive nel quartiere Vanchiglia aveva trovato sul campanello due bigliettini con frasi ingiuriose in tedesco e una svastica.