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  • Sabato 1 febbraio 2020

Quest’uomo è un cacciatore di taglie

Il New York Times ha raccontato la storia di Duane Chapman detto "Dog", un tipo particolare

Duane "Dog" Chapman, Honolulu, 27 novembre 2006 (AP Photo/Lucy Pemoni)
Duane "Dog" Chapman, Honolulu, 27 novembre 2006 (AP Photo/Lucy Pemoni)

Il New York Times ha pubblicato un articolo che racconta la storia di Dog, un cacciatore di taglie professionista del Colorado diventato molto famoso dopo che la sua vita e il suo lavoro sono stati seguiti in un popolare reality show. Duane Chapman, questo il suo vero nome, oggi ha 67 anni: sua moglie è morta, lui ha diversi problemi di salute ma resta un personaggio piuttosto particolare che fa un mestiere altrettanto particolare.

Beth Chapman e il marito Dog a Nashville nel 2014 (Wade Payne/Invision/AP, File)

Dog dice di avere 12 figli, 11 nipoti e due pronipoti. Dice di essersi sposato quattro volte, di essere stato condannato per rapina 18 volte e di aver catturato, durante la sua carriera, 10 mila persone che avevano infranto i loro accordi di cauzione. Il mestiere del “bounty-hunter” – persone che oggi non hanno ovviamente più la licenza di consegnare i ricercati “vivi o morti” – ruota intorno all’industria dei bail bondsmen, cioè i garanti per le cauzioni di chi è stato accusato di un reato e deve essere giudicato.

Spesso negli Stati Uniti, quando viene data la notizia di un arresto, si rende nota anche la cifra della cauzione. Nel caso in cui la persona venga liberata in vista del processo, per esempio perché non ritenuta pericolosa, la cauzione funziona come una specie di garanzia che l’accusato si presenti di fronte alla corte: se non lo fa gli verrà assegnata una multa pari alla cifra della cauzione (di fatto perde quei soldi), che varia a seconda della gravità del reato.

Nei casi in cui il patrimonio dell’accusato sia inferiore alla cifra della cauzione, possono intervenire i bail bondsmen a garantire per lui e pagare la cauzione. Se l’accusato non si dovesse poi presentare di fronte alla corte il giorno dell’udienza, il garante sarà tenuto a pagare l’intera cauzione. Qui inizia il lavoro del cacciatore di taglie, che è regolamentato diversamente in ogni stato americano e somiglia quindi a una società di recupero crediti: ha il compito di cercare e catturare l’accusato perché il garante possa recuperare i suoi soldi. Il cacciatore può essere assunto dal garante o lavorare come freelance: in ogni caso, a cattura avvenuta, riceverà come pagamento una somma che varia tra il 10 e il 20 per cento del valore della cauzione.

– Leggi anche: I cacciatori di taglie esistono ancora

Dog dice che Dio gli aveva promesso di renderlo famoso, porta i capelli biondo platino alla pompadour, come negli anni Cinquanta, ha i tatuaggi del carcere su una pelle super abbronzata, fuma Marlboro alla menta, è single «per la prima volta da decenni» dopo che la moglie Beth è morta di cancro, e non ha un contratto televisivo. Nel 2004 Dog è stato il protagonista di un popolare reality show, Dog the Bounty Hunter, che ha inaugurato negli Stati Uniti tutta una serie di programmi su famiglie che fanno strani mestieri e che vivono in modo semplice spesso nel sud del paese. L’anno scorso Dog è tornato in televisione con Dog Wanted Most, spin-off del primo reality. La moglie era già malata e il programma ha raccontato anche questa parte della storia.

Dopo la morte della moglie Dog ha avuto un’embolia polmonare, a cui probabilmente hanno contribuito gli integratori di testosterone che ha preso per tutta la vita. Non dice per chi ha votato: ha partecipato alla cerimonia di insediamento di Donald Trump, ma pensa che Michelle Obama sarebbe una grande presidente. Tra le sue altre opinioni politiche: gli insegnanti dovrebbero essere armati per proteggere gli studenti, è aperto al matrimonio gay e alla libertà di religione. Nel 2007 le trasmissioni del suo reality vennero sospese per alcune frasi razziste che aveva detto, ma ricominciarono in seguito alle sue scuse ufficiali e all’enorme richiesta da parte dei fan: «Alcune persone hanno un’opinione su di me che non posso cambiare, ma tu mi hai parlato e non sono un razzista».

Ora vorrebbe scrivere un libro e fare un nuovo show televisivo, e sta cercando di ottenere un’amnistia dallo stato del Texas che potrebbe aiutarlo a realizzare un sogno: diventare sceriffo. Nel 1976 Dog è stato infatti processato e poi incarcerato per cinque anni per concorso in omicidio durante l’acquisto di una partita di droga. Intanto continua a fare il suo mestiere (al momento dell’intervista aveva ricevuto l’incarico di ritrovare un ricercato accusato di spaccio di droga, che dalle Hawaii era fuggito in California), nonostante sia favorevole a una riforma del settore delle cauzioni, che oggi penalizza in particolar modo chi non è bianco e non è benestante. La California è diventata il primo stato americano ad abolire la cauzione in denaro per la libertà degli imputati in attesa di processo, ma questo ovviamente metterebbe in crisi i mestieri come il suo.