È morto David Stern, storico capo della NBA tra il 1984 e il 2014

(Streeter Lecka/Getty Images)
(Streeter Lecka/Getty Images)

Mercoledì 1 gennaio è morto David Stern, che tra il 1984 e il 2014 fu il Commissario della NBA, cioè il capo del campionato di basket più importante al mondo: aveva 77 anni ed era stato colpito da un’emorragia cerebrale un mese fa. Stern è ricordato come uno dei personaggi più importanti della storia della NBA, che sotto la sua guida si trasformò da un campionato in crisi a un impero economico globale. Nel 2014 gli era succeduto Adam Silver.

Quando diventò Commissario la NBA era meno seguita della NFL e della MLB, i campionati di football e baseball, e aveva grossi problemi di immagine per via delle dipendenze di alcuni giocatori e per la scarsa copertura televisiva. Il suo arrivo alla guida della lega coincise però con quello di Michael Jordan, che Stern seppe valorizzare fin da subito insieme alle altre stelle dell’epoca, come Larry Bird, Charles Barkley e Patrick Ewing. Grazie a un notevole dirigismo e a un grande istinto per gli affari, Stern trasformò l’NBA nel primo campionato americano ad avere successo commerciale all’estero: un passaggio fondamentale, per questo, fu la creazione del celebre Dream Team che partecipò alle Olimpiadi di Barcellona del 1992, in cui c’erano tutti i giocatori più forti e famosi della lega. Sotto la guida di Stern alla NBA, poi, si aggiunsero sette nuove squadre, venne creata la lega femminile e quella per i giocatori emergenti.