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  • Mercoledì 1 gennaio 2020

I libri che quest’anno diventeranno di dominio pubblico

Non granché, ma tra gli altri un grande bestseller d'altri tempi: "Via col vento" di Margaret Mitchell

Margaret Mitchell (AP Photo/Atlanta Journal-Constitution, Kenneth Rogers)
Margaret Mitchell (AP Photo/Atlanta Journal-Constitution, Kenneth Rogers)

In tutto il mondo le leggi sul diritto d’autore prevedono che dopo un certo periodo di tempo le opere artistiche perdano il copyright e diventino di dominio pubblico. Nei paesi dell’Unione Europea, succede a tutte le opere di un certo autore nel settantesimo anno successivo alla sua morte. Negli Stati Uniti le opere prodotte dal 1923 al 1977 godono di una protezione di 95 anni: nel 2020, perciò, diventeranno di dominio pubblico tutte le opere pubblicate nel 1924. Quasi sicuramente le principali opere che diventeranno pubbliche finiranno nei grossi archivi online di materiale privo di diritto d’autore come il Progetto Gutenberg o Europeana.

Fra i libri, le opere artistiche più facilmente rintracciabili fra quelle che diventeranno di dominio pubblico, molte cose interessanti diventeranno di dominio pubblico negli Stati Uniti, come L’uomo vestito di marrone di Agatha Christie, l’autobiografia di Mark Twain e un classico della letteratura mondiale come Passaggio in India di E. M. Forster. Diventeranno pubblici, sempre negli Stati Uniti, anche il romanzo Il sogno dello scrittore di fantascienza H.G. Wells e il racconto horror I ratti nei muri di H. P. Lovecraft. Sarà inoltre pubblico un classico della poesia mondiale come Venti poesie d’amore e una canzone disperata di Pablo Neruda, pubblicato nel 1924 e considerato il libro che lo rese celebre.

Per le leggi europee, e italiane, diventeranno invece pubbliche tutte le opere di scrittori e scrittrici morti nel 1949. È il caso ad esempio di Margaret Mitchell, l’autrice di Via col vento, Sarojini Naidu, poeta e attivista indiana per i diritti delle donne, pubblicata in Europa (ma non in Italia), lo scrittore belga Maurice Maeterlinck – che vinse il Nobel per la Letteratura nel 1911, e in Italia è noto soprattutto per il libro La vita delle api – e Klaus Mann, romanziere tedesco (e figlio di Thomas Mann, tra le altre cose) che negli anni Ottanta diventò un caso letterario quando fu ripubblicato da postumo Mephisto, un romanzo su un attore tedesco che diventa organico al partito nazista. Il romanzo ebbe successo anche grazie all’omonima trasposizione cinematografica di Istvan Szabò che nel 1982 vinse l’Oscar come miglior film straniero.

In altri paesi come la Cina, il Canada e la Nuova Zelanda, il copyright si estende solo per cinquant’anni dalla morte dell’autore: saranno quindi riproducibili le opere di autori morti nel 1969.