Domani Aung San Suu Kyi difenderà le misure prese dal governo del Myanmar contro i rohingya davanti alla Corte internazionale di giustizia

(Pool/Getty Images)
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Domani, mercoledì 11 dicembre, Aung San Suu Kyi, ministra degli Esteri del Myanmar, difenderà le misure prese dal suo governo contro la minoranza musulmana dei rohingya nel 2017 durante un’udienza alla Corte internazionale di giustizia, il tribunale che risolve le controversie fra stati che appartengono all’ONU. L’audizione di Aung San Suu Kyi è molto attesa: sarà la prima volta che la nota leader e attivista per la pace difenderà le violenze del suo governo in un contesto internazionale. Dovrebbe parlare fra le 10 e le 13 ora italiana, nello spazio concesso alla delegazione del Myamnar per difendersi dalle accuse.

La Corte internazionale di giustizia ha deciso di esaminare il caso dopo che un rapporto sulle violenze commesse dal governo del Myanmar era stato presentato dal Gambia, un piccolo paese africano a stragrande maggioranza musulmana, appoggiato da diversi altri paesi a maggioranza musulmana. Dopo aver sentito le ragioni di entrambe le parti la Corte deciderà se avviare un processo, che nel caso durerà probabilmente molti anni.