È morto l’ex magistrato e politico Mario Sossi, noto per essere stato sequestrato dalle Brigate Rosse nel 1974

Mario Sossi con il suo avvocato, la moglie Grazia e la figlia Gabriella dopo il rilascio a Genova il 23 maggio 1974
(ANSA)
Mario Sossi con il suo avvocato, la moglie Grazia e la figlia Gabriella dopo il rilascio a Genova il 23 maggio 1974 (ANSA)

È morto a Genova, a 87 anni, Mario Sossi, ex magistrato e politico che venne sequestrato dalle Brigate Rosse dal 18 aprile al 23 maggio del 1974, quand’era pubblico ministero nel processo al Gruppo XXII Ottobre, una organizzazione della sinistra extraparlamentare tra le prime a diventare un gruppo terroristico, attiva a Genova tra il 1969 e il 1971.

Le BR, che lo avevano sequestrato a Genova, avevano chiesto in cambio della sua liberazione quella di otto terroristi del gruppo e il loro spostamento in paesi considerati politicamente vicini, come Cuba, l’Algeria e la Corea del Nord, che però rifiutarono di ospitarli. La Corte d’assise d’appello di Genova approvò la libertà provvisoria ma il Procuratore generale della Corte d’appello di Genova, Francesco Coco, non controfirmò l’ordinanza e presentò un ricorso in Cassazione. Sossi venne comunque liberato a Milano, tornò in treno da solo e si presentò davanti alla Guardia di Finanza; Coco venne successivamente ucciso dalle Brigate Rosse.

Nel 2007 Sossi si candidò al Consiglio comunale di Genova con Alleanza Nazionale e fu primo dei non eletti; nel settembre del 2008 venne eletto coordinatore di Azione Sociale per la Liguria; nel 2009 si candidò alle elezioni europee da indipendente nella lista di Forza Nuova.