228 persone sono state arrestate in un’ampia operazione antiriciclaggio coordinata dall’Europol

La sede dell'Europol, all'Aia, Paesi Bassi (AP Photo/Peter Dejong, File)
La sede dell'Europol, all'Aia, Paesi Bassi (AP Photo/Peter Dejong, File)

Mercoledì l’Europol, l’agenzia di polizia dell’Unione Europea, ha reso noto di aver compiuto una vasta operazione contro il riciclaggio di denaro che ha portato all’arresto di 228 persone in 31 paesi diversi. Gli indagati in tutto sono 386: sono accusati di aver reclutato più di 3mila persone per aprire conti bancari in cui depositare grosse somme di denaro ottenuto illecitamente. L’operazione, a cui hanno partecipato anche le autorità italiane e che è durata da settembre a novembre, è stata realizzata in collaborazione con più di 650 banche, 17 associazioni bancarie e altri istituti finanziari, che hanno denunciato 7.520 transazioni di denaro fraudolente.

Dalle indagini è risultato che molte delle persone che avevano aperto conti correnti in cui riciclare denaro (in inglese chiamate money mules, letteralmente “muli per i soldi”) erano state reclutate tramite siti di appuntamenti online o sui social network. L’Europol specifica anche che questa tecnica di reclutamento è risultata particolarmente efficace nei confronti di giovani e studenti.