La Nuova Zelanda abbasserà il limite per le donazioni elettorali straniere all’equivalente di 20 euro

Il Parlamento neozelandese. (Hagen Hopkins/Getty Images)
Il Parlamento neozelandese. (Hagen Hopkins/Getty Images)

Il governo della Nuova Zelanda vieterà le donazioni elettorali provenienti dall’estero sopra ai 33 dollari neozelandesi, l’equivalente di poco meno di venti euro, per timore che le elezioni politiche previste per il prossimo anno possano essere influenzate dall’attività di altri paesi. Il limite precedente era di 1.500 dollari neozelandesi, cioè circa 880 euro. Sono state vietate anche le inserzioni pubblicitarie online anonime: d’ora in avanti dovranno mostrare chi le ha pagate.

«I tentativi di interferenze straniere alle elezioni sono un fenomeno in crescita a livello internazionale e possono assumere forme diverse, tra cui le donazioni. La Nuova Zelanda non è immune» ha detto il ministro della Giustizia Andrew Little. Secondo gli esperti, la preoccupazione principale per il governo neozelandese è l’interferenza della Cina. La proposta del governo deve ancora essere approvata in Parlamento per diventare effettiva, ma il governo è sostenuto da una solida maggioranza.

La disciplina delle donazioni dall’estero cambia di paese in paese: nel Regno Unito possono essere al massimo di 500 sterline, in Australia di 500 dollari australiani; negli Stati Uniti e in Francia, invece, sono vietate; in Italia è un po’ complicato: non c’erano limiti fino alle elezioni del 2018, poi la cosiddetta legge “Spazzacorrotti” li aveva vietati, ma successivamente il decreto crescita li ha nuovamente consentiti, anche se non direttamente ai partiti ma alle fondazioni e alle associazioni a loro collegate.