Domenica ci sono stati nuovi arresti per la strage della famiglia mormone in Messico

Una delle macchine assaltate vicino al confine tra Messico e Stati Uniti (STR / AFP)
Una delle macchine assaltate vicino al confine tra Messico e Stati Uniti (STR / AFP)

La procura federale del Messico ha detto che domenica sono state arrestate «diverse persone» sospettate di aver partecipato alla strage del 4 novembre a Bavispe, nel nord del paese, in cui erano state uccise nove persone che facevano parte della stessa comunità mormone. La procura non ha dato molte informazioni e per ora non ha risposto alle richieste di chiarimento dei giornali. Si è limitata a dire che gli arresti sono stati eseguiti al termine di un’operazione a cui hanno partecipato l’esercito, la marina, la polizia, la Guardia nazionale e agenti dell’intelligence.

La strage era avvenuta lunedì 4 novembre sulla strada che collega una piccola cittadina dello stato messicano di Sonora al vicino stato di Chihuahua. Un gruppo di persone armate aveva attaccato un convoglio di tre auto su cui viaggiavano 17 persone: tre donne e 14 dei loro figli, tutti parte della stessa comunità di mormoni con doppia cittadinanza statunitense e messicana che da tempo viveva in Messico. Nell’attacco erano state uccise tre donne e sei bambini tra i 14 anni e i 10 mesi. Funzionari e familiari delle vittime credono che gli assalitori fossero membri dei cartelli della droga messicani, anche se non è chiaro il motivo della strage: un’ipotesi è che sia stata fatta per uno scambio di persone; un’altra è che i cartelli della droga volessero spaventare e cacciare i mormoni che vivono nella zona.