Il numero verde per cucinare il tacchino

Da 38 anni un'azienda statunitense ha un leggendario servizio telefonico dove operatori esperti calmano e aiutano i cuochi improvvisati

Marty Van Ness, esperta della Butterball Turkey talk-line, mostra come preparare un tacchino alla Butterball University a Naperville, Illinois, 21 novembre 2009 
(AP Photo/M. Spencer Green)
Marty Van Ness, esperta della Butterball Turkey talk-line, mostra come preparare un tacchino alla Butterball University a Naperville, Illinois, 21 novembre 2009 (AP Photo/M. Spencer Green)

Oggi negli Stati Uniti si festeggia il giorno del Ringraziamento e questo tra le altre cose comporta – come sa grazie a libri e film anche chi non è americano – imbandire la tavola con un tacchino (o più di recente con una sua alternativa vegetariana come il tofurky, tofu a forma di tacchino). Prepararlo però non è semplice: bisogna avere idea di quanto ci metta a scongelarsi, a quale temperatura e per quanto tempo cuocerlo evitando che la pelle si bruci e che l’interno resti crudo, quale ripieno scegliere e come preparare il gravy, l’intingolo di carne con cui servirlo. Internet è pieno di ricette, consigli, tutorial, elenchi di cose da non fare (anche sul Post abbiamo consigliato una ricetta molto pratica ma poco tradizionale), ma questo proliferare non ha sbaragliato un servizio telefonico che va avanti da 38 anni: la Butterball Turkey Talk Line.

Come racconta il New York Times, la linea telefonica è attiva dal primo novembre alla vigilia di Natale e in questo periodo i suoi operatori rispondono a circa 100mila persone che telefonano, più o meno nel panico, per chiedere come scongelare il tacchino – è possibile farlo nella lavastoviglie? sotto una coperta elettrica? nella vasca da bagno dove i figli stanno facendo il bagno? – se si può misurarne la temperatura con il termometro per la febbre, se lo si può lavare con il sapone dei piatti prima di infilarlo nel forno.

L’idea del servizio venne nel 1981 a Pam Talbot, una dirigente dell’agenzia di comunicazione Elderman di Chicago, e – scrive sempre il New York Times – è tuttora «una delle più grandi idee di marketing del moderno consumismo americano». Venne adottata dalla Butterball, un’azienda che vende tacchini e pollame vario: nel primo anno sei operatrici in un ufficio nella periferia di Chicago ricevettero 11mila telefonate gratuite, a cui risposero servendosi delle informazioni contenute in piccoli raccoglitori. Oggi la maggior parte degli operatori è laureata in economia domestica, ha una formazione nel mondo della cucina o delle scienze dell’alimentazione e tutti possono contare su un ricco database di consigli e ricette. Oltre che al telefono rispondono anche con messaggi e chat, inviando per esempio link a video, siti o social network, e videochiamate; l’anno scorso i loro consigli vennero caricati anche su Alexa, il servizio vocale di Amazon. La Butterball Turkey Talk Line è all’avanguardia anche nei contenuti ed è pronta a rispondere a domande sulle tendenze culinarie del momento, come la cottura sottovuoto o con le Instant Pot (contemporaneamente una pentola a pressione elettrica e una slow cooker, che cuoce quindi lentamente).

Il traffico di chiamate inizia solitamente a una settimana dal Ringraziamento (quindi il giovedì precedente), che Butterball ha soprannominato il National Thaw Day, il Giorno nazionale dello scongelamento; l’altro picco arriva il giorno del Ringraziamento stesso a partire dalle sei del mattino, quando apre il servizio, e prosegue frenetico fino alla chiusura, dodici ore dopo. Nessuna delle assistenti ha rivelato al New York Times la paga che riceve, ma è ovviamente più alta del solito e accompagnata da un tacchino in regalo. Rispondono a più di 10 mila telefonate, che sono comunque poche se paragonate alla quantità di tacchini serviti per l’occasione: circa 40 milioni. Il tono, raccomanda Butterball, dev’essere allegro, pragmatico e non giudicante: «ci sono persone completamente paralizzate dal terrore, che hanno semplicemente bisogno di qualcuno che gli dedichi un po’ di tempo e sia comprensivo ed empatico», ha spiegato Phyllis Kramer, che ci lavora da 17 anni, dopo essere andata in pensione.

È il confronto personale, la capacità di rassicurare e di trovare soluzioni spesso creative ad aver fatto la fortuna della linea, a dispetto della asettica efficienza di video e ricerche su Google. Negli anni la Butterball line è diventata un pezzo della storia del Ringraziamento, venendo citata regolarmente nei talk show, nei programmi tv e anche in una puntata della celebre serie tv West Wing.

Negli anni molti operatori sono diventati amici tra loro e alcuni si incontrano anche fuori da quel mese di lavoro. Ognuno ha i suoi aneddoti da raccontare, che si tratti di telefonate con dubbi improbabili – come un gruppo di amici che non trovava la carne del tacchino perché l’aveva cotto al rovescio – o commoventi, come quella ricevuta dallo chef Bill Nolan nel 2016: al telefono c’era un uomo rimasto vedovo che voleva preparare per la prima volta da solo la cena del Ringraziamento per la sua famiglia; anziché la solita media di tre minuti restarono al telefono mezz’ora, mentre Nolan gli spiegava tutti i passaggi nel modo più semplice possibile: «non è che curiamo il cancro o salviamo le vite, ma forse siamo riusciti a far preparare a quell’uomo un buon pasto».

Se volete provare, questo è il metodo consigliato da Butterball:

Sciacquate il tacchino con acqua tiepida per qualche minuto; cospargetelo di olio o di cooking spray e mettetelo in una teglia poco profonda dotata di griglia o, in mancanza di griglia, fate una ciambella di carta stagnola come sostegno; cospargete il fondo di erbe aromatiche. Cuocete a 360 gradi [Fahrenheit, circa 180 °C, ndr]: per un pollo tra i 4,5 e gli 8 chili ci vorranno dalle tre alle tre ore e mezza, a patto che non apriate il forno (cosa che non dovete fare). Misurate la temperatura della carne: le cosce dovrebbero raggiungere gli 82 gradi centigradi e il petto i 74: perché accada avvolgete il petto in un foglio di alluminio nell’ultima mezz’ora.