Due guardie carcerarie che erano di turno quando Jeffrey Epstein si suicidò sono state accusate di aver falsificato i registri di quella notte

Il Metropolitan Correctional Facility di Manhattan. (David Dee Delgado/Getty Images)
Il Metropolitan Correctional Facility di Manhattan. (David Dee Delgado/Getty Images)

Due guardie carcerarie che erano di turno la notte in cui si suicidò il finanziere statunitense Jeffrey Epstein sono state accusate di aver falsificato i rapporti compilati in seguito. Le due guardie sono accusate di non aver controllato ogni trenta minuti cosa stesse facendo Epstein, come avrebbero dovuto, ma di aver in seguito modificato i rapporti per far sembrare che l’avessero fatto. Epstein era sotto osservazione perché aveva già provato a suicidarsi: si uccise nella notte tra il 9 e il 10 agosto nel carcere di New York dove si trovava dal 6 luglio con l’accusa di sfruttamento sessuale.

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Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il 118. Se tu o qualcuno che conosci ha pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico al 199 284 284 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.
Chi risponde 24 ore su 24 è il numero del Portale Amico, lo 02 99 777, che si può contattare anche via chat qui il lunedì e il giovedì sera.