Due ex militanti di CasaPound sono stati condannati per lo stupro di gruppo a Viterbo dello scorso aprile

L'arresto di Licci e Chiricozzi
(ANSA/POLIZIA)
L'arresto di Licci e Chiricozzi (ANSA/POLIZIA)

Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, due ex militanti del partito neofascista CasaPound, sono stati condannati a Viterbo rispettivamente a tre anni e due anni e dieci mesi di carcere per violenza sessuale di gruppo e lesioni contro una donna di 36 anni. Fu un caso di cui i giornali si occuparono molto, alcuni mesi fa. Secondo le accuse i due violentarono la donna nella notte tra l’11 e il 12 aprile in un pub della città usato come sede locale di CasaPound. All’epoca Chiricozzi era consigliere comunale nel comune di Vallerano; è stato espulso dal partito e a fine maggio non si è dimesso ma è stato sospeso dall’incarico dal prefetto.

Le pene sono state più lievi rispetto a quelle chieste dalla Procura di Viterbo, cioè 4 anni e 4 mesi per Chiricozzi, che ha 19 anni, e 4 anni e 20 giorni per Licci, che ne ha 21. Gli avvocati di Chiricozzi hanno commentato che «è stata evidentemente accolta la nostra tesi difensiva, cioè che non ci sia stata violenza fisica. Nessun pugno in faccia, riferito forse per una difficoltà della persona offesa a ricostruire cos’era successo».

Secondo una prima ricostruzione della polizia i due avevano bevuto insieme alla donna e l’avevano invitata al pub sostenendo che ci fosse una festa; qui le avevano rivolto degli approcci sessuali ma dopo il suo rifiuto l’avrebbero presa a pugni e stuprata mentre era incosciente. Secondo la difesa invece, lo stato di semicoscienza della donna, dovuto ad alcol e farmaci presi qualche ora prima, non avrebbe permesso a Licci e Chiricozzi di capire che non voleva un rapporto sessuale.