La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che i paesi europei dovranno indicare sull’etichetta quando un prodotto arriva dai territori occupati da Israele

(Arne Immanuel B'nsch/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Arne Immanuel B'nsch/picture-alliance/dpa/AP Images)

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, istituzione con sede in Lussemburgo, ha stabilito l’obbligo per i paesi dell’Unione Europea di indicare quando un prodotto proviene dai territori occupati da Israele. La Corte ha detto: «I prodotti alimentari provenienti dai territori occupati dallo stato di Israele devono avere l’indicazione del loro territorio di origine», in modo che i consumatori possano fare una «scelta informata» quando acquistano un bene. La decisione della Corte di Giustizia è stata accolta positivamente dalle organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani che accusano da decenni Israele di violare i diritti dei palestinesi, ma molto probabilmente sarà criticata dal governo israeliano.

L’Unione Europea aveva già preso posizione contro la costruzione di nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania, considerati “illegali” perché contrari a quanto stabilito in diverse occasioni dall’ONU. Israele si era invece già opposto all’indicazione obbligatoria sull’etichetta dei prodotti provenienti dai territori occupati, sostenendo che fosse discriminatoria e non richiesta per esempio ad altri paesi con in corso dispute territoriali.