È stato aperto un corridoio speciale per permettere agli indiani di religione sikh di superare senza visto il confine tra India e Pakistan

(AP Photo/K.M. Chaudary)
(AP Photo/K.M. Chaudary)

Da oggi è stato aperto uno speciale corridoio per permettere agli indiani di religione sikh di superare senza visto il confine tra India e Pakistan, per poter così arrivare in un luogo sacro che si trova in Pakistan. Il corridoio è noto come corridoio di Kartarpur (la città verso cui conduce) e permette ai fedeli sikh che arrivano dall’India di raggiungere il reliquiario di Guru Nanak Dev, fondatore della religione sikh. Kartarpur fa parte del Pakistan dal 1947, quando dopo la fine del colonialismo britannico venne deciso il confine tra i due paesi, che tra l’altro lasciò in territorio indiano gran parte delle zone abitate da indiani sikh.

L’apertura del corridoio è considerata un importante momento nelle relazioni spesso difficili tra India e Pakistan, due paesi che in passato si sono affrontati in tre diverse guerre. La decisione è arrivata in vista del 550° anniversario della nascita di Nanak, che ricorrerà il 12 novembre. Si pensa che il corridoio sarà attraversato da almeno cinquemila persone al giorno e all’interno di una prima delegazione che oggi è andata dall’India verso Kartarpur c’era anche l’ex primo ministro indiano Manmohan Singh.