In Burkina Faso almeno 37 persone sono morte in un attacco contro l’azienda mineraria canadese Semafo

Una strada di Ouagadougou, Burkina Faso
(AP Photo/ Ludivine Laniepce)
Una strada di Ouagadougou, Burkina Faso (AP Photo/ Ludivine Laniepce)

Mercoledì in Burkina Faso almeno 37 persone sono state uccise e 60 sono state ferite in un attacco a un convoglio dell’azienda mineraria canadese Semafo. Cinque pullman che trasportavano dipendenti di Semafo sono stati aggrediti sulla strada che collega Fada-Ngourma e Boungou, nell’est del paese: BBC scrive che un mezzo di scorta militare è stato colpito da un esplosivo, poi un gruppo di uomini armati ha iniziato a sparare. Semafo ha detto di stare «lavorando a tutti i livelli per migliorare la sicurezza del personale, degli appaltatori e dei fornitori». Questo è il terzo attacco ai danni dell’azienda negli ultimi 15 mesi, ed è quello che ha provocato più morti.

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Negli ultimi anni in Burkina Faso ci sono stati molti attacchi armati compiuti da gruppi terroristici affiliati all’ISIS o ad al Qaida, provenienti dal vicino Mali; secondo AFP, sono morte quasi 600 persone a causa di mine, attacchi suicidi e sparatorie, mentre secondo altri conteggi i morti sarebbero più di mille. Sempre a causa delle violenze, quasi 500mila persone hanno lasciato le proprie case secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).