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  • Sabato 2 novembre 2019

Dresda ha dichiarato una «emergenza nazismo»

La città tedesca della Sassonia ha da tempo un problema con l'estrema destra: ora è stata approvata una mozione per affrontarlo

Una manifestazione neonazista a Dresda (Monika Skolimowska/dpa via AP)
Una manifestazione neonazista a Dresda (Monika Skolimowska/dpa via AP)

Questa settimana il consiglio comunale di Dresda, città tedesca della Sassonia abitata da oltre mezzo milione di persone, ha approvato una mozione per dichiarare una «emergenza nazismo». Nella mozione si legge che «le azioni e gli atteggiamenti antidemocratici, antipluralisti, misantropici e dell’estrema destra, inclusi atti di violenza, stanno accadendo a Dresda con una frequenza sempre maggiore». Secondo Max Aschenbach, consigliere che ha proposto la mozione e membro del partito Die Partei, fondato dai redattori di una rivista satirica tedesca, «a Dresda abbiamo un problema nazista e dobbiamo fare qualcosa per affrontarlo».

Dresda è una città dove negli ultimi anni sono andati molto forte due partiti di estrema destra. Qui nel 2014 fu fondato Pegida (acronimo tedesco di Europei patrioti contro l’islamizzazione dell’Occidente), movimento populista di destra, anti-islamico, xenofobo e razzista; e qui alle ultime elezioni statali, tenute lo scorso settembre, Alternativa per la Germania, partito nazionalista e di estrema destra, è arrivato secondo a pochi punti percentuali dalla CDU, l’Unione Cristiano Democratica, il partito della cancelliera Angela Merkel.

La mozione presentata dal consigliere Aschenbach è stata approvata con 39 voti a favore e 29 contrari: tra gli altri, hanno votato contro i consiglieri della CDU, secondo cui la proposta era «puro simbolismo politico». La mozione chiede al comune e alle organizzazioni della società civile di rafforzare la cultura democratica della città, di proteggere le minoranze e i diritti umani, e di aiutare le vittime della violenza di estrema destra.